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BANCA POPOLARE DI VICENZA – . Prossime udienze fissate per le discussioni

BANCA POPOLARE DI VICENZA – . Prossime udienze fissate per le discussioni a conclusione dell’udienza preliminare 16 e 21 giugno 2018.
pubblicato il 31/05/2018 in Comunicati stampa da ADUSBEF.IT
Maggio 2018
 
il Gip Roberto Venditti ha rigettato le istanze di incompetenza territoriale del Tribunale di Vicenza che erano avanzate dai difensori di tutti gli imputati, per i quali il procedimento avrebbe dovuto essere incardinato a Milano o a Roma, sedi competenti per l’ostacolo frapposto alle funzioni di vigilanza di Bankitalia, Consob e Bce. I Pubblici ministeri nella nuova udienza preliminare hanno confermato le richieste di rinvio a giudizio per l’ex presidente Gianni Zonin e altri 5 ex dirigenti, più la stessa banca, per ostacolo alla vigilanza. Repliche delle difese fissate per le prossime udienze del 21 e 26 maggio 2018.
 
Pertanto l’udienza preliminare volge al termine e, al dibattimento che seguira’ l’udienza preliminare, sara’ ancora possibile costituirsi parte civile da parte dei risparmiatori.
 
Per partecipare alla costituzione collettiva nell’instaurando processo penale presso il Tribunale di Vicenza, è sufficiente inviare apposita richiesta a mezzo e-mail ad adusbefutenti@gmail.com e sarete contattati al più presto dai nostri avvocati.
Ufficio Legale Adusbef
Aggiornamento Aprile 2018
BANCA POPOLARE DI VICENZA – Chiuse le nuove indagini sull’ostacolo alla vigilanza. L’avviso recapitato agli otto indagati sulla passata gestione. – Al dibattimento, che seguira’ l’udienza preliminare, sara’ ancora possibile costituirsi parte civile da parte dei risparmiatori. Prossima udienza fissata al 12 maggio 2018.
Dopo le numerose denunce ADUSBEF sin dall’anno 2008, la Procura di Vicenza ha finalmente chiesto il rinvio a giudizio per l’ex presidente Gianni Zonin e per altri sei ex dirigenti della Banca Popolare di Vicenza, al termine dell’inchiesta per aggiotaggio e ostacolo alle attività di vigilanza e falso in prospetto: nel mirino i prezzi delle azioni (poi azzerate) e i cosiddetti «prestiti baciati», ovvero l’acquisto di azioni in aumento di capitale con finanziamenti da parte della stessa banca.
E’ stato chiesto il giudizio anche per l’ex direttore generale Samuele Sorato, oltre che la stessa banca, anche all’ex consigliere, Giuseppe Zigliotto, all’ex vice Dg responsabile della divisione mercati, Emanuele Giustini, dell’ex vice Dg dell’area finanza, Andrea Piazzetta, all’ex vice Dg della divisione crediti, Paolo Marin, e al dirigente proposto alla redazione dei documenti contabili, Massimiliano Pellegrini.
E’ attualmente in corso l’udienza preliminare davanti al GUP del Tribunale di Vicenza.
ADUSBEF, rappresentata dall’avvocato Fulvio Cavallari, ‘puo’ costituirsi parte civile perche”, scrive il giudice per l’udienza preliminare, ‘l’ente ha allegato ampia documentazione attestante l’attivita’ compiuta nell’ambito dell’informazione, prevenzione e assistenza dei risparmiatori coinvolti’. 
Per i reati cointestati viene chiamata in causa anche la banca in liquidazione, indagata in base alla legge sulla responsabilità amministrativa degli enti.
Per quanto riguarda l’aggiotaggio agli indagati viene contestato di aver diffuso ‘notizie false’ e posto in essere ‘operazioni simulate ed altri artifici, concretamente idonei a provocare una sensibile alterazione delle azioni Bpvi’ e ‘ad incidere in modo significativo sull’affidamento riposto dal pubblico nella stabilità patrimoniale’ della banca.
Sotto accusa la prassi dei finanziamenti concessi ai clienti per la sottoscrizione delle azioni emesse dalla banca ‘per un controvalore complessivo di circa 963 milioni di euro’, spesso accompagnati dall’impegno al riacquisto delle azioni, senza aver iscritto al passivo dello stato patrimoniale un’analoga riserva indisponibile per il ‘finanziamento’ del proprio capitale.
Una prassi non comunicata al mercato, destinatario dunque di ‘notizie fase’, veicolate nei bilanci e nei comunicati stampa, in merito alla ‘reale entità del patrimonio’ e della ‘solidità’ della banca, nonché alla ‘crescita progressiva della compagine sociale’ e ‘al buon esito delle operazioni di aumento di capitale del 2013 e del 2014′.
Nel mese di febbraio 2018 la Procura di Vicenza ha chiuso il filone di inchiesta relativo all’ostacolo all’autorità di vigilanza (Consob, Banca d’italia e Bce), nell’ambito delle indagini relative alla passata gestione della Banca popolare di Vicenza: si aggiungono così altre contestazioni agli indagati del procedimento che si trova in fase di udienza preliminare.
L’avviso di chiusura indagini è stato recapitato all’ex presidente della banca Gianni Zonin, l’ex direttore generale Samuele Sorato, ai suoi ex vice Emanuele Giustini, Andrea Piazzetta e Paolo Marin, al dipendente Massimiliano Pellegrini, all’ex componente del cda Giuseppe Zigliotto, e alla stessa Bpvi in liquidazione. 
All’udienza del 17 febbraio 2018 la procura ha chiesto, e ottenuto, la riunione di questo filone di indagine con quello già davanti al gup per evitare sdoppiamenti ed è stata fissata apposita udienza per la riunione al 21 aprile 2018. – Prossima udienza 12 maggio 2018.
Al dibattimento, che seguira’ l’udienza preliminare, sara’ ancora possibile costituirsi parte civile da parte dei risparmiatori.
ADUSBEF, che segue dall’inizio e da vicino la vicenda, mette a disposizione i suoi legali per la difesa congiunta di tutti i risparmiatori danneggiati!! 
Per partecipare alla costituzione collettiva nell’instaurando processo penale presso il Tribunale di Vicenza, è sufficiente inviare apposita richiesta a mezzo e-mail ad adusbefutenti@gmail.com e sarete contattati al più presto dai nostri avvocati.                 
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Dopo le numerose denunce ADUSBEF sin dall’anno 2008, la Procura di Vicenza ha finalmente chiesto il rinvio a giudizio per l’ex presidente Gianni Zonin e per altri sei ex dirigenti della Banca Popolare di Vicenza, al termine dell’inchiesta per aggiotaggio e ostacolo alle attività di vigilanza e falso in prospetto: nel mirino i prezzi delle azioni (poi azzerate) e i cosiddetti «prestiti baciati», ovvero l’acquisto di azioni in aumento di capitale con finanziamenti da parte della stessa banca.
E’ stato chiesto il giudizio anche per  l’ex direttore generale Samuele Sorato, oltre che la stessa banca, anche all’ex consigliere, Giuseppe Zigliotto, all’ex vice Dg responsabile della divisione mercati, Emanuele Giustini, dell’ex vice Dg dell’area finanza, Andrea Piazzetta, all’ex vice Dg della divisione crediti, Paolo Marin, e al dirigente proposto alla redazione dei documenti contabili, Massimiliano Pellegrini.
          L’inizio dell’udienza preliminare è fissata al 12 dicembre 2017 davanti al GUP del Tribunale di Vicenza.
Per i reati cointestati viene chiamata in causa anche la banca in liquidazione, indagata in base alla legge sulla responsabilità amministrativa degli enti.
          Per quanto riguarda l’aggiotaggio agli indagati viene contestato di aver diffuso “notizie false” e posto in essere “operazioni simulate ed altri artifici, concretamente idonei a provocare una sensibile alterazione delle azioni Bpvi” e “ad incidere in modo significativo sull’affidamento riposto dal pubblico nella stabilità patrimoniale” della banca.
          Sotto accusa la prassi dei finanziamenti concessi ai clienti per la sottoscrizione delle azioni emesse dalla banca “per un controvalore complessivo di circa 963 milioni di euro”, spesso accompagnati dall’impegno al riacquisto delle azioni, senza aver iscritto al passivo dello stato patrimoniale un’analoga riserva indisponibile per il ‘finanziamento’ del proprio capitale.
          Una prassi non comunicata al mercato, destinatario dunque di “notizie fase”, veicolate nei bilanci e nei comunicati stampa, in merito alla “reale entità del patrimonio” e della “solidità” della banca, nonché alla “crescita progressiva della compagine sociale” e “al buon esito delle operazioni di aumento di capitale del 2013 e del 2014”.
ADUSBEF, che segue dall’inizio e da vicino la vicenda, mette a disposizione i suoi legali per la difesa congiunta di tutti i risparmiatori danneggiati!!
          Per partecipare alla costituzione collettiva nell’instaurando processo penale presso il Tribunale di Vicenza, è sufficiente inviare apposita richiesta a mezzo e-mail ad adusbefutenti@gmail.com  e sarete contattati al più presto dai nostri avvocati.
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